In vacanza con Sonia 2

Tornati al dopo esserci salutati dal nostro caro ed intrigante amico , ci buttammo sul letto, ancora più vogliosi l'uno dell'altra e pronti nuovamente e più intensamente a ricominciare daccapo ; scrutandola avidamente, distesa sul letto come la mamma l'aveva fatta,e nella mente ,mi scorrevano come in un film , le immagini di poco prima al mare , rivivevo tutte le scene , dove lei protagonista indefessa si offriva o meglio condivideva il suo corpo con maestria, alternandosi tra di noi maschi vogliosi e bramosi, affamati e desiderosi delle sue grazie. Con quella visione stampata nel cervello, la voglia di a e scoparla, si rafforzava , desiderando nuovamente di entrare in lei, la dove fino a poco prima vi era stato un altro cazzo a spadroneggiare indisturbato.
Sonia, aveva ancora sul corpo, il sapore del precedente maschio, della sua sborra del suo sudore della sua saliva .Spinto dalla lussuria, dopo averle completamente divaricato le cosce , mi gettai a capofitto in lei inoltrandomi all'imbocco della vagina, pronta per essere stimolata e vezzeggiata. Sfoderando la lingua, degustai tutte le sue saporite e copiose secrezioni vaginali . Conscio di farle cosa gradita continuai fino a provocarle un colossale orgasmo, ricevendo come premio del mio operato, una considerevole schizzata sul volto, un getto di umori vaginali semiliquido molto simile ad urina. Con il volto tutto fradicio e colante cercai la sua bocca e lei spalancandola, mi accolse fondendo la mia lingua con la sua e deglutendo avidamente tutti i fluidi. Più infervorata che mai , volle ricambiarmi il favore e dopo essersi distesa supina ed aver allungato le gambe, me lo afferrò con i piedi iniziando a masturbarmi in questa singolare maniera , rivivendo ad alta voce guardandomi fisso negli occhi , i momenti della precedente esperienza al mare, consapevole con tale atteggiamento di andare a far centro sulla mia libido. Estasiato sia per la prestazione che per il piccante e veritiero racconto , in tempo record, riuscii ad arrivare al culmine del diletto, bagnandole i piedini di caldo e fluido sperma: elettrizzata più che mai, d'istinto me li avvicinò alla bocca invitandomi a baciarli e leccarli, cosa che feci con immenso piacere e dedizione districandomi con la lingua tra le sue dita asportando tutto il liquido colante. In preda al pathos avremmo ulteriormente continuato, se non fossimo stati interrotti, dalla chiamata inaspettata dei nostri vicini i quali dopo il riposo pomeridiano, avevano preparato un caffè per offrircelo. Uscimmo ed iniziammo a sorseggiarlo comodamente seduti sotto l'ombra dei pini secolari. Nel frattempo stava rincasando pure la vicina con una sua amica e quatte quatte, dopo averci salutato fugacemente,entrarono in casa. I vicini ci informarono che la ragazza era lesbica e quella era una delle sue ultime conquiste; una bella roscetta naturale con un corpo prominente ed un volto angelico con i capelli a boccoli, che sembrava uscita da un dipinto del Botticelli . Di lì a poco udimmo nitidamente le due donne mentre incuranti della nostra presenza a breve distanza, amoreggiavano, ansimando ad alta voce. Le sentivamo sospirare affannosamente ed infine urlare giungere al logico e naturale epilogo ; allora e solo allora uscirono , un pochino scapigliate ed affannate , per sedersi vicino a noi a sorseggiare un buon caffè, anche se freddo. Per la sera stessa, assieme alla coppia Sergio e Patrizia decidemmo di andare alla pizzeria del villaggio per gustarci una strepitosa pizza. Seduti al tavolo ci abbandonammo con loro ad intime confidenze ovviamente inerenti a varie esperienze sessuali; ci dissero di essere stati a Cap d'Agde ed aver avuto un'esperienza indimenticabile di sesso sfrenato . Avevo chiaramente intuito ove i due volessero andare a parare , lei non mi toglieva gli occhi di dosso ; lui faceva altrettanto con la Sonia . Insomma era chiaro e palese che i due avrebbero gradito un bello scambio di partner con annessi e connessi. Tutto era a loro favore ,il posto incantevole l'abbigliamento adamitico e la voglia di trasgressione che si respirava nell'aria :oltretutto i due erano pure di bell'aspetto , cosa che non guasta mai, un pochino più grandi di noi di una decina d'anni . Per quella sera ci limitammo solo a parlare ; il resto se voluto si sarebbe riproposto al più presto. Tornati alle nostre dimore dopo esserci salutati con i due coniugi , ce ne andammo a dormire. La giornata ci aveva riservato molteplici sorprese e situazioni alquanto stimolanti e ancora non era terminata,Sonia infoiata oltremodo dagli avvenimenti e dai racconti piccanti dei due vicini, per farmi cosa gradita prima di chiudere gli occhi, mi riservò una sorta di ninna nanna offrendomi un magistrale pompino con tanto di ingoio. L'indomani di buon ora dopo una lauta colazione ne approfittammo per fare una bella chiacchierata analizzando quello che ci stava accadendo;i nostri sospetti, non erano infondati decisamente i due coniugi ci avevano puntato e stavano scalando la vetta per arrivare in cima. Di fronte a tali argomentazioni le chiesi quale fosse la sua posizione in materia ; insomma avremmo avallato lo scambio,o ci saremmo tirati indietro. Chiaramente a mio avviso il tutto era positivo , non avrei disdegnato scoparmi la bella signora ed aggiunsi che neppure mi sarebbe dispiaciuto se lei si fosse tolto lo sfizio con il marito, il secondo cazzo estraneo nel giro di poche ore. Sonia oramai in preda alla lussuria non fece che appoggiare in pieno tutte le mie argomentazioni, manifestando un solo lecito timore per le dimensioni elefantiache del cazzo di Sergio , però offrendo la sua più totale disponibilità e complicità per raggiungimento del fine . In poco tempo la mia casta e pura mogliettina si era trasformata in una gran troia (nel senso buono della parola)offrendo a chiunque le sue grazie ed il suo corpo. Decidemmo di non porre nessun tipo di paletto alle eventuali avances dei due coniugi, accettando ogni loro proposta. Non dovemmo attendere molto, i due non persero tempo e ci proposero una escursione in una isoletta limitrofa, del tutto disabitata, per trascorrere delle ore immersi nel più totale silenzio e lontani da anima viva ; insomma un posto dove potersi liberare dai propri tabù ed amoreggiare tranquillamente in spiaggia . I due furono da subito molto espliciti e diretti, prospettandoci il loro intento , limitandosi però nell'asserire categoricamente che ognuno si sarebbe accoppiato con la propria consorte. Mangiammo la foglia certi di dove si sarebbe andati a parare. Approdati sull'isola senza perdere tempo iniziammo ad amoreggiare effettivamente ognuno con la propria moglie. La visione ed il tipo di esperienza non erano male avere al proprio fianco due estranei che flirtavano alla grande non era certo spiacevole, al contrario non faceva che rafforzare il desiderio . Tutti e quattro in preda ai sensi ci dilettavamo a cambiare posizioni e situazioni dilettandoci a vicenda ,fino a quando Patrizia , in preda alla lussuria, invocò esplicitamente il mio cazzo tra le fauci. Il tempo di uscire dalla vagina di Sonia ed eccolo pronto in tiro per essere trangugiato dalla bella e vogliosa signora, che lo accolse tra le sue labbra iniziando il suo show . Per accrescere il piacere mi posizionò due dita nel buco del culo e lentamente le fece sprofondare all'interno praticandomi uno stimolante massaggio prostatico al fine di prepararmi per una copiosa sborrata. Simultaneamente Sonia si era avvicinata a Sergio reclamando la sua razione di cazzo. Subito era stata accontentata dall'amico che senza neppure pulirsi lo aveva introdotto nella bocca facendole assaporare l'acre sapore della fica di Patrizia. Per accoglierlo tutto, aveva dovuto dilatare al massimo la mandibola. La situazione era questa; le due donne ci stavano sbocchinando a vicenda , lo scambio era fatto ora non si doveva che passare alla penetrazione. Con la coda dell'occhio scrutai mia moglie che di lì a poco fu trafitta dal mastodontico cazzo di Sergio, assumendo in volto un colorito paonazzo : il grosso palo entrava indisturbato tra le carnose labbra vaginali incanalarsi e dilatando oltremodo la stretta e dolorante feritoia . Al suo ingresso Sonia sussultò lanciando sospiro o meglio un grido di piacere, misto a dolore . Ripetei la medesima cosa ed assieme affiancati iniziammo a scoparci le rispettive consorti, docili e mansuete come due agnellini. Guardavo Sonia duramente provata dal membro dell'estraneo che con ritmo incalzante entrava ed usciva dilatandole la stretta fessura, divenendo sempre più turgido e duro . Esultai quando mi accorsi che l'uomo era arrivato al capolinea ; dopo averlo estratto poggiò la smisurata cappella violacea tra le le chiappe ed inesorabilmente un secondo dopo le inondò tutta la schiena ed oltre con un potente ed abbondante spruzzo di sperma. Susseguentemente, arrivai pure io optando per una bella ed ingente sborrata sulla faccia . Patrizia con il volto imbrattato e colante fu subito pulita da Sonia che diligentemente iniziò a detergere con la lingua tutto il liquido. Pure questa esperienza era andata molto bene. Tornati ai cottage, finalmente ci concedemmo un pochino di ozio non pensando assolutamente a nulla. Entrambi ci eravamo arricchiti di nuove esperienze ed ora nella mia mente contorta, mancava solo un tassello per completare il gioco : coinvolgere Sonia in un esperienza saffica . Il mio proposito era quello di trascinare nel nostro menage la ragazza accanto Nadia dichiaratamente lesbica e far così iniziare la mia sensualissima consorte. Impresa non facile ma possibile. Ero certo che la nostra vicina non fosse rimasta indifferente dalla bellezza di Sonia ; mi ero accorto fin dal primo incontro dalle occhiate che le aveva dedicato . La prima cosa da fare era tastare il terreno con Sonia se l'eventuale relazione le sarebbe garbata o meno; appresi con gioia che era pronta a concedersi questa ulteriore esperienza omofila , avendo sempre nutrito fin da ragazza una certa curiosità nel provare . L'indomani invitammo Nadia per una gita fuori dal villaggio alla scoperta di nuovi posti da scoprire. Partimmo di buon ora e pochi chilometri dopo scorgemmo in lontananza una spiaggetta . Una lingua di sabbia chiara antistante ad una fitta ed intricata pineta. Parcheggiata l'auto poco distante,ci posizionammo sull'arenile e dopo poco cotti dal sole ci gettammo in acqua per refrigerarci . Sonia entrò subito in azione fraternizzando da subito con atteggiamenti intimi. Usciti dall'acqua dopo esserci distese si fece spalmare la crema abbronzante dalla ragazza la quale in evidente visibilio si prodigò al compimento dello stesso. Terminata l'opera, Sonia ne approfittò per rendere il favore spargendo la fluida crema lungo il corpo della giovane . Da spettatore osservavo la scena che sembrava uscita da un fil hard ; le mani sinuose di Sonia si insinuavano in ogni centimetro in ogni anfratto più nascosto della giovane, la quale a sua volta aveva iniziato a restituire le attenzioni con profonde e sensuali carezze . Insomma era fatta le due femmine avevano rotto il ghiaccio e si stavano sollazzando l'un l'altra .Pochi minuti dopo, iniziarono a scambiarsi tenere effusioni, oltrepassando i limiti. Indifferenti della mia presenza dopo essersi ripetutamente baciate sulla bocca e riempite di languide carezze lungo il corpo, prediligendo la zona pubica e di conseguenza la vagina, si strinsero l'una all'altra fondendosi in un amplesso da mozzafiato .
Le scrutavo a distanza ravvicinata non perdendomi neppure il minimo movimento tra le due femmine avvinghiate l'una all'altra Notai con immenso piacere la disinvoltura e la bravura della mia donna che sotto la la sapiente guida della sensualissima Nadia , si difendeva alla grande applicandosi con dovizia alle nuove ed inesplorate pratiche amorose. Si leccarono con ingordigia la fica insistendo con la punta della lingua sulla carnosa clitoride , sussultando all'unisono al culmine del piacere. Timidamente chiesi il permesso di interagire con loro e subito ebbi un chiaro consenso .Dopo avermi adagiato supino sul telo da mare le due fameliche femmine si appropriarono con ingordigia del mio cazzo ed una a sinistra e l'altra a destra, iniziarono a tergerlo con le lingue arrivando ad interessare oltre il glande pure i coglioni ed il buco del culo . Mi sentivo accarezzato intimamente dalle due femmine , nelle mie parti intime. Pregustavo il momento che una delle due me lo avrebbe finalmente ingurgitato facendoselo sprofondare tra le fauci. Tra le due fu proprio Nadia ad assaporarlo per prima e cimentandosi in vari virtuosismi orali mi porto molto vicino, forse troppo, alla conclusione del rapporto. In un barlume di ragione la fermai evitando di venirle in bocca; non era ancora il momento di concludere volevo togliermi degli sfizi e poi c'era ancora molto tempo a nostra disposizione. Sonia dopo aver baciato l'amica assaporando dalla sua saliva il mio aroma, dilatando la bocca, si catapultò sul mio cazzo aspirandolo profondamente ed ingerendolo tutto, sotto lo sguardo attonito di Nadia. Per non venire dovetti fermare le femmine e subito dopo averle messe entrambe alla pecorina affiancate , iniziai a scoparmele una alla volta . La prima fu proprio la nostra bella amica: dopo averle dilatato le natiche ed aver ammirato i suoi stretti pertugi mi inabissai come un sommergibile nella sua rosea patatina, facendola sobbalzare in avanti al mio ingresso. Me la stavo scopando alla grande sotto lo sguardo voglioso di mia moglie , che con impazienza e voluttà reclamava il suo turno. Non attese molto; con il cazzo ancora imbrattato degli umori di Nadia entrai nel suo corpo . Giunto quasi al termine del godimento feci sdraiare le due donne sul telo e puntando il glande sui loro volti gli spruzzai una copiosa razione di sborra.